martedì 2 maggio 2017

Le diete come prodotti di consumo

Vorrei citare un passo tratto da "Consumo, dunque sono" di Zygmunt Bauman, uno dei più noti e influenti pensatori al mondo, in cui, parlando della società consumistica e delle sue caratteristiche, presenta i suoi prodotti come illusori e fondati sulla perpetuazione dell'insoddisfazione per rilanciare sempre cose nuove e migliori: "La società dei consumatori cresce rigogliosa finché riesce a rendere perpetua la non-soddisfazione dei suoi membri, e dunque la loro infelicità,  per usare il suo stesso termine. Il metodo esplicito per conseguire tale effetto  consiste nel denigrare e svalutare i prodotti di consumo poco dopo averli portati alla ribalta nell'universo dei desideri dei consumatori [...] il metodo consiste nel soddisfare ogni bisogno/desiderio/carenza in modo tale che essi non possano che dar luogo a nuovi bisogni /desideri/carenze. [...] il consumismo è anche un' economia  dell'illusione. Esso fa leva sulla irrazionalità dei consumatori, non sulle loro previsioni informate e disincantate; punta a suscitare emozioni consumistiche, non a sviluppare la ragione."
Possiamo applicare questo ragionamento a tutti i prodotti, diete del momento comprese: ogni mese ne spunta una nuova "migliore" della precedente, per illuderti che i tuoi problemi spariranno e arriverà l'agognata felicità -soddisfazione.
Ma, naturalmente, si tratta solo di entusiasmo momentaneo e, una volta terminata, si torna presto o tardi al punto di partenza, pronti a sperimentare (e a spendere) per un nuovo "pacchetto".