venerdì 31 gennaio 2020

Tra fisica, psicologia e spiritualità.

Alla fine del 1930 il fisico W. Pauli, (sì, quello del principio di esclusione) sconvolto dal suicidio della madre e reduce dal fallimento del suo matrimonio, cade in una grave depressione e inizia ad abusare di alcol.
Su consiglio del padre decide di farsi curare "da uno bravo", ovvero Carl Gustav Jung.
Lo psicanalista resta colpito dalla sua personalità e tra i due inizia uno scambio epistolare.
Il fisico inizia a interessarsi al mondo onirico e psicologico e cerca di interpretare i suoi sogni.
Nel libro "Psiche e natura" di W. Pauli troviamo dei parallelismi tra la psicologia e la fisica, oltre ad un'analisi della storia del pensiero scientifico attraverso un confronto tra il pensiero alchemico di Fludd e quello scientifico di Keplero.
Per l'alchimista era necessario conoscere i misteri alchemici (accessibili solo per pochi eletti) al fine di avere una comprensione completa dell'astronomia e della realtà. 
Aveva anche una forte avversione per il pensiero quantitativo, privilegiando quello qualitativo.
Il punto di vista di Keplero si pone diametralmente a questo, infatti Pauli lo descrive come un portatore di idee nuove, avendo un approccio matematico-quantitativo che caratterizza il pensiero scientifico.
Pauli ipotizza delle immagini archetipiche che avrebbero influito sulla formazione delle teorie scientifiche di Keplero, adottando un punto di vista legato alla teoria platonica della conoscenza.
Il processo di comprensione della Natura sarebbe basato sulla corrispondenza tra gli oggetti del mondo e le immagini preesistenti nella psiche, ovvero archetipiche.
Gli archetipi sarebbero dei ponti tra le percezioni sensoriali e le idee.
Secondo questo punto di vista esisterebbero dei principi matematici innati e delle idee preesistenti: la convinzione dell'eliocentrismo di Keplero lo avrebbe spinto a cercare le leggi dei moti planetari, espressioni della bellezza del creato.
Da un simbolo, un'idea si giunge alla scoperta della legge fisica.
Quello di Pauli è un modo per cercare di trovare un legame tra materia e la mente, tra la fisica e la psicologia, viste come aspetti complementari della stessa realtà.
Il fisico ha sempre mantenuto separato il suo pensiero più "filosofico" da quello fisico: nei suoi scritti di fisica è sempre stato preciso, rigoroso e austero.
Nonostante abbia ribadito il fatto che le leggi fisiche restano valide e non sono trasformabili in energie "spirituali", spesso viene citato a sproposito da "guru" e ciarlatani vari che usano gli scritti di Pauli per giustificare cose assurde e ipotesi pseudoscientifiche.

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